"Conosci te stesso, conoscerai ogni uomo"
Conoscere se stessi è fondamentale per attivare le proprie risorse e dare il meglio di sé. E' anche la base di partenza per capire gli altri, le relazioni che si instaurano con il
gruppo e la strada da seguire per creare e sostenere uno spirito di squadra.
Ogni cambiamento è possibile attraverso un lavoro sulla consapevolezza di sé, presupposto sostanziale per crescere e sviluppare il proprio percorso individuale e per l'instaurarsi di sinergie positive per il gruppo e per il raggiungimento degli obiettivi aziendali.
Success Insights®, metodologia in cui siamo certificati, permette di conoscere e accrescere la consapevolezza comportamentale e motivazionale delle singole persone e di un team, attraverso:
- analisi, di diverso tipo, moderni ed efficaci strumenti che forniscono indicazioni e spiegazioni sul "come" e il "perchè" delle scelte effettuate;
- report, che derivano dall’applicazione di questi strumenti
Questi risultati si rivelano di estrema utilità in tutte le fasi della gestione delle risorse umane, dalla selezione del personale a situazioni di riorganizzazione aziendale; dalla valutazione del potenziale di sviluppo ai percorsi coaching e alla pianificazione di carriera.
Alcuni esempi di applicazione:
• sviluppare e migliorare le relazioni nel proprio gruppo
• accrescere l’efficacia relazionale e di business con i clienti
• migliorare il grado di motivazione e di coinvolgimento delle persone
• potenziare l’efficienza dei team
• sviluppare la propria leadership
Tutti i nostri progetti sono sempre strutturati ad hoc sulle specifiche necessità del cliente.
David Kolb (1939) è un teorico educativo che ha sviluppato i suoi studi sull'apprendimento esperienziale, il cambiamento individuale e sociale, lo sviluppo di carriera e la formazione aziendale.
Introducendo il concetto di formazione esperienziale ha identificato un processo in cui la conoscenza è creata attraverso l'osservazione e la trasformazione dell'esperienza, sintesi derivata dalle teorie di John Dewey, Kurt Lewin e Jean Piaget.
Secondo questo approccio, imparare è un processo di tutta la vita (life long learning), è’ una spirale che non è mai conclusa.
In particolare, vengono identificate quattro fasi distinte in ogni ciclo:
Riconoscere il proprio stile di apprendimento non solo ci permette di capire come siamo fatti e in quale situazioni l'apprendimento avviene meglio, ma ci permette anche di renderci conto della nostra naturale tendenza ad utilizzare modalità che sono state efficaci su di noi, traslandole nel nostro agire con gli altri.
Questo tipo di approccio caratterizza il nostro modo di fare formazione: processi in cui fasi esperienziali e momenti teorici si integrano poi inella trasferibiltà di quanto appreso nella vita quotidiana
Ognuno di noi ha modi differenti di percepire ed assimilare le informazioni, prendere decisioni e risolverre i problemi.
Il Whole Brain Model di Ned Hermann è un modello utile per identificare le preferenze di stile di pensiero dominante di una persona. E' basato sulla teoria delle preferenze cerebrali che Ned Herrmann ha elaborato negli anni 70, descrive i modi di funzionamento cerebrale dominanti e fornisce un profilo delle preferenze individuali. Questo risultato mette in evidenza le attività che meglio si confanno alla persona e quelle che tenderà a privilegiare meno.Da questo tipo di analisi risulta come ogni individuo sia rappresentato da un'associazione unica di quattro stili di pensiero. Tutti possiedono tutti questi spazi, ma non li utilizzano nella medesima maniera. Il profilo personale tracciato permette quindi l'identificazione della proporzione di utilizzo da parte dell'individuo di questi differenti spazi, ciò che rende possibile la deduzione dei comportamenti preferenziali e di quelli meno favoriti nelle differenti situazioni della vita personale e professionale.
Questo modello, tra le altre applicazioni, viene utilizzato in particolare nella metodologia di Problem Solving che proponiamo.
Tutti possediamo qualche lato oscuro che ci condiziona e che, in un certo senso, è una strategia di autodifesa scelta inconsciamente per ottenere sicurezza e soddisfazioni ed evitare dolori e fallimenti. Riconoscere il segreto predominio di queste pulsioni negative è il primo passo verso la libertà interiore.
L'enneagramma, dottrina antichissima oggi riscoperta e apprezzata dagli studiosi, rappresenta un mezzo efficace per acquisire la necessaria capacità di autocritica in vista di una più armonica crescita psicologica e spirituale.
L'enneagramma definisce nove tipi di personalità a partire da nove 'trappole' o 'passioni', intese come la nostra separazione da noi stessi.e dal nostro prossimo. Questi "peccati" sono inasprimenti del carattere che impediscono alla nostra energia di fluire liberamente.
Nessuno dei nove tipi è migliore o peggiore di altri, ognuno di essi ha bisogno di arrivare alla libertà e ognuno di essi ha doni unici.
Conoscendo l'enneagramma è possibile elaborare meglio i nostri rapporti e le dinamiche delle relazioni: in ambito lavorativo, tra genitori e figli, tra uomini e donne, nelle amicizie, nei gruppi. Ma soprattutto l'enneagramma è uno strumento utilissimo per l'autoconoscenza e la consapevolezza di sé.
E' ormai diventato evidente a chiunque gestisca persone in azienda che la complessità dei processi e delle condizioni di business richiedano oggi comportamenti di guida sempre più efficace in termini di capacità relazionali. Il modello della LEADERSHIP RELAZIONALE si pone come riferimento efficace di descrizione delle relazioni interpersonali, partendo dall’individuo con le sue caratteristiche più profonde per costruire poi un ponte verso gli altri. Il valore positivo che questo modello psicologico attribuisce alle differenze comportamentali tra vari tipi psicologici, consente un utilizzo “ecologico” nella costruzione e nella gestione della relazione.
Le Costellazioni Familiari, molto diffuse nei paesi di lingua tedesca, cominciano ad essere conosciute anche nel resto del mondo per la profondità e l'efficacia che le caratterizzano.
Si tratta di una metodologia che permette di mettere in evidenza conflitti, tensioni e legami carichi di malessere, presenti all'interno di un sistema relazionale (famiglia, coppia, azienda, gruppi di varia tipologia), per poi avviare una soluzione positiva.
L'obiettivo è far giungere la persona di fronte al vero problema e facilitarla ad intraprendere i passi giusti verso una maggior serenità.
L’osservazione della persona, dell’ambiente e della realtà avviene attraverso una modalità di approccio sistemico ed esperienziale. L’aspetto innovativo delle costellazioni familiari è che il lavoro esperienziale non è tanto rivolto a trovare soluzioni quanto a sviluppare “il sentire profondo” ed una diversa percezione della situazione da parte del partecipante. L’approccio è immediato, diretto e privilegia l’esperienza della persona ed i suoi vissuti senza interpretarli e giudicarli.
Le Costellazioni non sono una terapia medica né psicoterapeutica, e non intendono sostituirsi a queste; sono uno strumento di crescita personale con cui è possibile far luce e comprendere quanto sta accadendo nella vita di una persona.
E’ una metodologia di rilevazione diretta di caratteristiche individuali target effettuata attraverso un’intervista strutturata alla persona.
Tale intervista si basa sulla ricostruzione specifica (fotografica) di situazioni storiche e del loro contesto, al fine di raccogliere:
- FATTI
- AZIONI
- COMPORTAMENTI
- RISULTATI
messi in atto e ottenuti dalla persona in quelle situazioni e a fronte di obiettivi dichiarati. Si tratta di una tecnica che permette una ricostruzione degli avvenmenti più realistica rispetto ad una intervista libera e consente di ridurre con buoni margini l'errore di valutazione delle caratteristiche della persona essendo basata su ricostruzioni reali e non ipotetiche o costruite.
Trova la sua migliore applicazione nei colloqui di selezione e valutazione del potenziale.
Il bilancio di competenze si propone di perseguire una serie di finalità che ne contraddistinguono la funzione specifica rispetto ad altre metodiche di orientamento e che si possono così sintetizzare:
Rispetto a un determinato scopo che si vuole perseguire o funzione professionale che si vuole assolvere, le competenze sono insiemi di comportamenti abituali utili per quello scopo o funzione. Se lo scopo è molto specifico, una competenza può coincidere con un solo comportamento.
Se, invece, lo scopo è generico, come avviene per le funzioni professionali dirigenziali, è possibile pensare a ciascuna competenza come ad un insieme di comportamenti. Ad esempio, sono competenze di un buon dirigente: la capacità di gestire il tempo, i conflitti, lo stress, ecc.. Ciascuna di esse, tuttavia, si compone di un insieme di comportamenti. In tal caso le componenti della competenza si chiamano "dimensioni".
Il percorso di bilancio si articola in tre fasi fondamentali, ad ognuna delle quali corrispondono specifici obiettivi da conseguire.
I FASE: FILTRO - PRESENTAZIONE/ACCOGLIENZA
Nella prima fase del percorso di bilancio ci si propone di perseguire una serie di obiettivi che potremmo definire "preliminari" rispetto allo svolgimento vero e proprio dell'azione di bilancio.
II FASE: LA DINAMICA DI BILANCIO
Gli obiettivi da perseguire in questa seconda fase del percorso, che si potrebbe definire il "cuore" vero e proprio dell'intervento di bilancio, si riferiscono alla dinamica intrinseca dell'azione da
sviluppare
III FASE: RESTITUZIONE E ACCOMPAGNAMENTO
Gli obiettivi da perseguire in questa fase sono i seguenti:
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